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LE SALINE DI COMACCHIO

La Salina di Comacchio è un’area di circa 600 ha, situata nella porzione NO del distretto delle Valli di Comacchio, un settore nel quale sono individuabili tracce di diramazioni deltizie del Po di epoca romana. L’area della salina è un bacino infradunale, il cui limite orientale corrisponde al cordone dunoso di epoca tardoromana sul quale corre la attuale strada Romea. Confina a N col Canale Torre Rossa (Canale Fosse Foce), ad E col canale Bayon a S e E con la Valle Campo.

 

L’area comacchiese è segnalata come fornitrice di sale fin da tempi assai remoti per tutta la Padania, ma non è certo che i più antichi impianti fossero ubicati nella stessa zona. Per impossessarsene la Repubblica di Venezia ricorse più di una volta ad atti bellici; le saline furono quindi contese fra Ravennati ed Estensi e, nel XVII secolo, passarono sotto il governo pontificio. La Salina deve la sua attuale morfologia agli interventi compiuti dal governo di Napoleone nel 1808, quando Comacchio entrò nella Repubblica Cisalpina. I tratti fondamentali di quel progetto si sono mantenuti fino ad oggi (Bondesan in Corbetta 1990).

 

Anticamente i bacini erano alimentati dall’apporto idraulico della marea e le quote positive dei fondali ne permettevano un’evaporazione particolarmente intensa, oggi che i bacini sono a quote inferiori al livello del mare l’acqua viene presa dal Canale Logonovo e distribuita all’interno grazie a pompe idrovore. La Salina è costituita principalmente da vasche destinate a contenere le acque e in minor misura da superficie emersa, costituita da arginature di separazione in terra. Grazie alla sua funzione le Saline hanno bacini a diverse profondità e canali con acque profonde, questo aumenta la diversità morfologica ed ecologica dell’area.

La produzione del sale alle Saline di Comacchio è stata interrotta nel 1984 e sono attualmente gestite per fini esclusivamente naturalistici. La salina è stata istituita come Oasi di protezione della fauna dall’Amministrazione Provinciale di Ferrara in data 1 agosto 1979; inoltre è compresa fra le stazioni che costituiscono il territorio del Parco regionale del delta del Po, istituito con la Legge Regionale n. 27 del 2 luglio 1988. Attualmente la sua gestione è affidata alla Direzione Generale Monopoli di Stato, che dirige la salina di Cervia in cui è compresa anche la parte relativa alla ex salina di Comacchio.

 

Oggi, nella Salina di Comacchio, sono in fase di avanzata realizzazione i lavori previsti dal “Progetto LIFE” finanziato nel 2001 dall’Unione Europea, per opere di ripristino della funzionalità idraulica, con la demolizioni di oltre 3 chilometri della vecchia linea elettrica e l’interramento della nuova sostitutiva e lavori di ripristino del comparto produttivo artigianale riguardante una porzione di 4 ettari della Salina con l’esecuzione di lavori di ingegneria naturalistica.